Storia

Castiglione occupa un'area che nell'età terziaria era ancora ricoperta dal mare, il quale si incuneava tra i rilievi collinari della zona.

Successivamente con il deposito di sedimenti marini ma anche fluviali, si formarono aree pianeggianti alternate a laghetti, che col tempo vennero a sostituire i precedenti golfi.

I primi abitanti dell'area furono gli Umbri, da cui pare prenda il nome il fiume Ombrone.

Seguirono poi gli Etruschi che si mescolarono con la popolazione del luogo ed iniziarono una serie di interventi idraulici per canalizzare le acque e costruirono dei terrazzamenti per sfruttare al meglio le aree coltivabili.

Il lago Pregio occupava una buona parte del territorio: tutt'attorno erano fiorenti le attività commerciali ed artigianali.

Nel IV secolo a.C. i Romani invasero la regione toscana causando la distruzione di alcuni centri allora importanti come saturnia.

I restanti centri si arresero accettando la dominazione romana.

Castiglione subì le stesse sorti divenendo da autonomo centro economico a 'risorsa economica' da sfruttare.

Vennero tuttavia svolte diverse opere di miglioramento urbano, come la costruzione di acquedotti, viadotti e di strade lastricate.

Il rudimentale porto di Salebrone divenne un centro marittimo strutturato ed importante; Castiglione faceva parte delle sue proprietà.

Durante il medioevo iniziò un periodo di decadenza che portò alla crisi economica e demografica.

Castiglione passò a Chiusi, dopo la distruzione di Salebrone,  poco dopo la fine dell'Impero Romano d'Occidente.

A partire dal X secolo Pisa assume di fatto il controllo militare del porto e del territorio attorno a Castiglione.

Vennero costruite le mura attorno al borgo ma anche la torre delle Rocchette, in direzione di Punta Ala, la torre delle Civette, attualmente nel comune di Scarlino, ed il Castelmaus, di cui non restano attualmente che pochi resti.

Nel 1200 Castiglione divenne un comune indipendente anche se nel corso degli anni successivi  perse alcune proprietà cedendole ai Pisani o ai Senesi.

Tra il 1509 (sconfitta dei Pisani) ed il 1559 (sconfitta dei Senesi) la Toscana passò in mano a Firenze, che incentivò lo sviluppo dell'agricoltura nei territori castiglionesi,  assegnando terreni a famiglie provenienti di altre città, contribuendo dunque anche al ripopolamento demografico.

Nel 1765 il gesuita ingegnere, Leonardo Ximenes, fu incaricato di organizzaree sanificare le fonti idriche, essenziali per un buon raccolto.

Egli procedette dunque alla pulizia dei fossi, alla creazione di canali navigabili ed alla regolazione del deflusso dell'acqua, costruendo la Fabbrica delle Cateratte.

Il sistema però funzionò solo in parte poiché causò l'impaludamento della aree limitrofe.

Solo nei primi decenni del settecento, con la costruzione di bacini artificiali e la costruzione del ponte Giorgini con il sistema delle cateratte, si poté dichiarare riuscita la bonifica del territorio.

Dal Novecento a seguito dello sviluppo del turismo balneare, Castiglione è divenuto meta prediletta degli amanti della natura e del mare.